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Antiriciclaggio, controlli anche da parte dell'ente locale

In materia di antiriciclaggio, occorre evidenziare il ruolo attivo degli enti locali, come ha bene spiegato il Provvedimento dell’Unità di Informazione Finanziaria del 23 aprile 2018, recante istruzioni sulle comunicazioni di dati e informazioni concernenti le operazioni sospette da parte degli uffici pubblici, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 novembre 2018.

Le pubbliche amministrazioni sono tenute a comunicare alla UIF dati e informazioni concernenti le operazioni sospette di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo, ed effettuano la comunicazione a prescindere dalla rilevanza e dall’importo dell’operazione sospetta.

Il sospetto deve essere basato su una compiuta valutazione degli elementi oggettivi e soggettivi acquisiti nell’ambito dell’attività istituzionale svolta, anche alla luce degli indicatori di anomalia riportati in allegato.

Tra gli indicatori di anomalia si distinguono:

– indicatori di anomalia connessi con l’identità o il comportamento del soggetto cui è riferita l’operazione (p.es.: Il soggetto cui è riferita l’operazione ha residenza, cittadinanza o sede in un Paese la cui legislazione non consente l’identificazione dei nominativi che ne detengono la proprietà o il controllo, oppure è notoriamente contiguo a persone che risultano rivestire importanti cariche pubbliche);

– indicatori di anomalia connessi con le modalità di richiesta o di esecuzione delle operazioni (p.es.: Offerta di polizze di assicurazione relative ad attività sanitaria da parte di agenti o brokers operanti in nome e/o per conto di società estere a prezzi sensibilmente inferiori rispetto a quelli praticati nel mercato);

– indicatori specifici per settore di attività, tra cui,

– settore appalti e contratti pubblici

– settore finanziamenti pubblici

– settore immobili e commercio


In base a quanto previsto dall’art. art. 10, comma 4 Decreto legislativo 231/2017, gli enti pubblici “nel quadro dei programmi di formazione continua del personale realizzati in attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 178, adottano misure idonee ad assicurare il riconoscimento, da parte dei propri dipendenti delle fattispecie meritevoli di essere comunicate ai sensi del presente articolo.”

Occorre compilare moduli distinti, quali:

Modulo AV3: Serve per identificare la persona fisica che rappresenta l'ente locale.

Modulo AV4: Necessario per le verifiche legate alla presenza di Persone Esposte Politcamente, e per dichiarare la titolarità effettiva dell'ente (che in questo caso non si applica direttamente, poiché l'ente locale non ha titolari effettivi in senso classico).

Occorre inoltre effettuare controlli aggiuntivi, quali la verifica delle liste sanzionatorie e antiterrorismo e le verifiche su operazioni sospette.

E’ necessario conservare tutta la documentazione raccolta (ad esempio, copia del documento d’identità del sindaco, i moduli compilati, eventuali autorizzazioni) per almeno 10 anni e annotare le informazioni nei registri obbligatori antiriciclaggio.