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Anci critica sul DL Milleproroghe

Anci ha partecipato ad Audizione in Commissione Bilancio alla Camera in merito alla conversione in Legge del DL Milleproroghe – DL 215/2023.

“Nel Milleproroghe ritroviamo alcune importanti richieste dell’Anci, tuttavia mancano altre risposte soprattutto per quanto riguarda la parte corrente dei nostri bilanci, sempre più in sofferenza per via dei tagli e della congiuntura macroeconomica e geopolitica che ha portato ad un aumento significativo dei prezzi” ha evidenziato il Sindaco di Novara e delegato Anci alla Finanza locale, Alessandro Canelli.

“Il segnale fortemente negativo della ripresa di tagli lineari a carico degli enti locali per 1,2 miliardi di euro, nel caso dei Comuni nel quinquennio 2024-28, e di 350 milioni nel caso delle Città metropolitane e delle Province – ha rimarcato Canelli – deve essere bilanciato da una più attenta valutazione delle situazioni di fragilità che affliggono gli enti locali, con interventi mirati non solo sotto il profilo strettamente economico. Per questo auspichiamo che con il decreto Milleproroghe ora in discussione sia possibile intervenire per migliorare il contorno ordinamentale, facilitare l’assorbimento dei tagli e contribuire attraverso semplificazioni alla gestione corrente degli enti locali italiani”.

Canelli ha quindi presentato alle commissioni il documento Anci, corredato da proposte di emendamenti sulle principali criticità rilevate. “Per prima cosa – ha spiegato il Sindaco di Novara – occorre prorogare l’utilizzo del fondo piccoli Comuni per le assunzioni di personale Pnrr perché in assenza di questa gli enti che hanno ricevuto il contributo saranno costretti a restituirlo. Occorre poi alleggerire gli oneri da indebitamento e rinegoziazione mutui così come occorre una proroga rispetto ai tempi di pagamento legati al Piano della performance dei dipendenti. Infine – ha concluso Canelli – chiediamo l’abolizione delle sanzioni per ritardata o mancata comunicazione della certificazione risorse Covid 2022. Su questo nel nostro emendamento, in continuità con la sanatoria sulle irregolarità delle precedenti certificazioni, chiediamo la rimozione delle sanzioni anche con riferimento all’ultima certificazione del maggio 2023”.