Anci, ci sono maggiori certezze per l'affidamento al Terzo settore”
L'Anci esprime soddisfazione per la nuova normativa DL 76/2020 "Semplificazioni” nei rapporti tra Comuni e Terzo Settore.
“Siamo soddisfatti perché da oggi i Comuni avranno maggiori certezze nel ricorrere agli istituti previsti nel Codice del Terzo settore strumenti innovativi per la gestione della collaborazione sussidiaria tra amministrazioni comunali ed enti del Terzo settore”. E’ quanto dichiara il delegato Anci al welfare e sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi rispetto all’accoglimento della proposta dell’Anci sul codice del Terzo settore.
Nello specifico nel D.l. Semplificazioni, convertito con legge n.120/2020 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 settembre, è stata accolta la proposta dell’Anci che mira a rendere più chiaro il rapporto tra il codice dei contratti pubblici e il codice del Terzo settore rispetto all’affidamento di servizi, anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale n.131/2020, riconoscendo la legittimità degli istituti di co-progettazione e co-programmazione.
“Come Associazione – prosegue – abbiamo più volte sottolineato l’importanza della co-programmazione, co-progettazione come misure di integrazione tra Pubbliche amministrazioni e Enti del Terzo settore, che agevolano la possibile convergenza sulla realizzazione delle attività di interesse generale e una costruzione condivisa delle politiche sociali sui territori sotto la regia dell’ente locale. La proposta è stata fortemente voluta dai Comuni che, ancor più nell’emergenza sanitaria che richiede di ripensare i servizi nel rispondere a vecchi e nuovi bisogni, necessitano di certezze nei rapporti con il Terzo settore, partner prezioso nella gestione del welfare locale”.