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Anche il riscatto dei diritti di superficie è vincolato di cassa

La famosa delibera Corte dei Conti Autonomie n. 17/2023, che ha dato interpretazione restrittiva ai vincoli di cassa derivanti da legge, evidenzia il vincolo di cassa anche per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.

Il DL 786/1981 convertito in Legge 51/1982 all’art. 16 comma 3 dispone:

I comuni sono tenuti ad evidenziare con particolari annotazioni gli stanziamenti di bilancio relativi all'acquisizione, urbanizzazione, alienazione e concessione di diritto di superficie di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167, e successive modificazioni ed integrazioni, 22 ottobre 1971, n. 865, e 5 agosto 1978, n. 457.

Il prezzo di alienazione o di concessione in diritto di superficie delle aree e dei fabbricati, di cui al comma precedente, deve essere determinato in misura tale da coprire le spese di acquisto, gli oneri finanziari, gli oneri per le opere di urbanizzazione eseguite o da eseguire ad eccezione di quelli che la legislazione vigente pone a carico delle amministrazioni comunali.

L'eventuale avanzo riferito ai predetti stanziamenti risultanti dal bilancio consuntivo dovrà essere impiegato esclusivamente per il finanziamento di investimenti di eguale natura; il finanziamento dell'eventuale disavanzo dovrà essere obbligatoriamente assicurato con il ricorso ai mezzi ordinari di bilancio.