ANAC: serve più trasparenza per l'affidamento in house
Intervenuto al Convegno sul DDL Concorrenza, il Presidenze ANAC, dott. Busia, ha sottolineato come “l’eccesso di rapidità e di affidamento diretto negli appalti del Pnrr riduce la concorrenza e impedisce perfino alle aziende di organizzarsi in tempo per partecipare alle gare, o dar vita a consorzi temporanei di imprese per accedere ai bandi… la concorrenza in Italia si promuove attraverso maggiore trasparenza nei contratti pubblici. Servono sì rapidità e semplificazione, ma soprattutto più trasparenza”.
In tal senso, evidenziando come ad “oggi la maggior parte dei servizi pubblici, specie locali, viene gestite da società di proprietà degli enti, senza alcuna forma di concorrenza e di trasparenza”, il Presidente ha sottolineato la necessità di “una motivazione seria da parte dell’ente prima di avvalersi per ogni gestione di servizi di una propria società in-house", auspicando così un intervento del Parlamento in modo che "la Legge sulla Concorrenza spinga gli enti a motivare perché ricorrono all’in-house, evidenziando la convenienza economica e sociale di questo... dando trenta giorni di pubblicità alle imprese e ai cittadini per verificare se effettivamente c’è convenienza da parte dell’ente, o invece sono altre le ragioni che spingono ad un uso così spropositato dell’in-house"; ciò in quanto "l’in-house non può essere un escamotage per sottrarre appalti alla concorrenza”.