Al via il programma dei lavori pubblici 2025-2027
In vista della programmazione di bilancio 2025-2027, occorre dedicare particolare attenzione al programma dei lavori pubblici, di cui art. 37 Dlgs 36/2023 e Allegato 1.5.
Come bene evidenzia l'istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, il programma dei lavori pubblici riporta l’elenco dei lavori o loro lotti funzionali rispondenti all’elenco delle condizioni sotto richiamate e riconducibili (elenco annuale) o che si prevede di ricondurre (seconda e terza annualità) ad un medesimo quadro economico, obbligatoriamente se di valore, stimato in base ai criteri di cui all’art.14, comma 4, in caso di appalti, e all’art. 179 del Codice, in caso di concessioni, pari o superiore a 150.000€. Per i criteri di determinazione del valore dell’intervento o acquisto ai fini dell’inclusione nel programma e per l’indicazione degli importi si rimanda allo specifico capitolo 4.
Quanto al lotto funzionale, secondo la definizione dell’art.3 comma 1 lett.s dell’allegato I.1 al Codice, oltre che essere “specifico oggetto di appalto da aggiudicare anche con separata ed autonoma procedura” deve configurarsi come parte “di un lavoro o servizio generale la cui progettazione e realizzazione sia tale da assicurarne funzionalità, fruibilità e fattibilità indipendentemente dalla realizzazione delle altre parti”. In base a tale definizione, i lotti funzionali appartenenti ad uno stesso lavoro condividono i livelli minimi di progettazione di cui al comma 9 art.3 dell’allegato I.5 che semplicemente rimanda al comma 2 dell’art.37 del Codice.
L'oggetto del programma triennale dei lavori pubblici non è costituito dai soli interventi (lavori o loro lotti funzionali), ma anche:
-dagli immobili disponibili che, tramite la vendita o cessione di diritto di godimento, a titolo di contributo, possono contribuire alla copertura finanziaria di un intervento ricompreso nel programma;
-dalle Opere incompiute, così come definite dall’art.1 del DM 42/2013, indipendentemente dal loro valore;
Il programma deve essere pertanto redatto quando è presente anche solo uno dei seguenti oggetti:
-interventi (lavori o loro lotti funzionali) di importo stimato pari o superiore a 100mila € (scheda D) ai quali potranno eventualmente essere collegati uno o più immobili (scheda C) che verranno posti nella disponibilità dell’operatore economico o venduti al fine di finanziare in tutto o in parte la realizzazione degli interventi del programma;
-opere incompiute a prescindere dall’importo (scheda B);
-interventi previsti nell’elenco annuale del precedente programma triennale e non riproposti o non avviati (scheda F).
Per INTERVENTO si intende l’unità di programmazione ovvero l’oggetto cui si riferiscono le informazioni delle singole “righe” delle schede D (interventi del programma triennale), E (interventi dell’elenco annuale) ed F (elenco degli interventi presenti nell’elenco annuale del precedente programma, non riproposti e non avviati) dell’allegato I.5 al codice. Come tale l’intervento è univocamente individuato da un Codice Unico (CUI).
L’intervento comprende anche le forniture e i servizi cosiddetti “connessi” e quelli ulteriori necessari alla realizzazione dello stesso. L’intervento coincide quindi con l’intero lavoro con la sola eccezione del caso in cui il lavoro sia frazionato in più lotti funzionali da intendersi secondo la definizione dell’art.3 comma 1 lettera s) dell’allegato I.1 al Codice.
Salvo il caso della manutenzione ordinaria, che non essendo configurata come investimento non rientra nell’ambito di obbligatorietà del CUP, il lavoro coincide di norma con l’intero progetto individuato univocamente dal Codice Unico di Progetto rilasciato dal DIPE. Nel caso in cui il lavoro sia frazionato in più lotti funzionali, gli stessi presenteranno dunque lo stesso CUP. Nelle eccezioni consentite dalle disposizioni in materia, relative in particolare alla possibilità che uno o più lotti funzionali di uno stesso progetto siano finanziati in tempi successivi e comportino pertanto la richiesta di CUP distinti, gli stessi potranno altresì presentare CUP diversi comunque collegati ad un medesimo cosiddetto CUP-Master (tipologia di CUP tuttavia non individuata come tale all’interno del programma triennale dei lavori).
Ciascun intervento potrà essere realizzato attraverso più procedure di affidamento (come nel caso tipico dell’appalto separato per la realizzazione dell’opera e per l’affidamento di servizi connessi come l’incarico di progettazione) e pertanto successivamente dare luogo a più contratti di appalto o concessione.