Aiuti alle imprese, regole chiare, motivazioni e compensazione
Non lasciano tranquilli i responsabili di ragioneria le erogazioni contributive a famiglie e imprese post Covid. Troppo elevato è il rischio di cadere nella trappola del divieto degli aiuti di Stato e del rischio di indeterminatezza su contributi ad aziende profit che operano in regime di mercato.
Eppure, la normativa è venuta incontro agli enti locali, sia disciplinando un articolo (art. 112 DL 34/2020) dedicato ai contributi per famiglie e imprese della zona rossa, sia definendo 7 casistiche di contribuzione negli articoli da 54 a 60 del DL 34/2020.
Riteniamo che definire criteri chiari a monte sia importante. Meglio ancora se definiti in un bando, dove indicare codici Ateco, periodo di chiusura dell’attività per il Covid, danno patito in termini di calo di fatturato rispetto al media del biennio precedente, modalità di presentazione delle domande, tempi definiti per domanda e ammissione, casi di esclusione, limiti massimi di contributo erogabile, dimensioni dell’impresa e altri.
Importante è pure verificare che il beneficiario non abbia debiti verso il Comune, di origine tributaria, tariffaria o altro. In tal caso si ritiene fondamentale effettuare compensazione (mandato – reversale) tramite regolarizzo contabile, per non incorrere in possibili danni al patrimonio dell’ente.