Aggiornamento metodo tariffario rifiuti MTR-2, linee ARERA
ARERA ha pubblicato l’Orientamento n. 275/2023 per la definizione dell’aggiornamento tariffario MTR-2 2024 e 2025.
Una parte rilevante del documento è dedicata all’aggiornamento del PEF rifiuti, e quindi aggiornamento tariffario a causa dell’aumento dei costi di gestione dovuti ad inflazione (e non solo).
ARERA evidenzia che l’avvenuta introduzione del PEF pluriennale, se per un verso può aver generato un impegno amministrativo aggiuntivo in una prima fase di attuazione, per un altro innegabilmente abilita il settore a valutare le conseguenze dei mutamenti in atto – come potrebbe essere, a titolo esemplificativo, una esigenza di adeguamento inflazionistico dei costi non immediatamente recuperabile nell’ambito del predefinito limite di prezzo – su di un orizzonte temporale più ampio e tale da poter garantire i gradi di libertà necessari alla soluzione di un problema complesso.
Il modello di calcolo dei corrispettivi introdotto con il MTR e previsto nel MTR-2 si fonda su di un adeguamento dei costi relativi ad annualità pregresse, applicando indici inflazionistici determinati monitorando l’effettiva dinamica di prezzi al consumo (secondo quanto stabilito dal comma 7.5 del MTR-2) e, al fine di rendere sostenibile l’impatto sugli utenti finali, sul rispetto di un vincolo di crescita che incorpora, generalmente, una valutazione delle aspettative relative all’evoluzione dell’inflazione (di cui all’articolo 4 del MTR-2)11. Un ampio disallineamento tra i due tassi può generare rilevanti criticità a livello applicativo. In questa sede, appare utile riportare il caso in cui a fronte di un elevato valore dell’indice ex post, ne corrisponde uno contenuto per quello ex ante.
Con riferimento al limite alla crescita, l’Autorità intende aggiornare il tasso di inflazione programmata 𝑟𝑝𝑖𝑎 da applicare nelle annualità 2024 e 2025, per tenere conto delle più recenti previsioni relative alla dinamica inflattiva. In particolare, l’aggiornamento delle previsioni sull’inflazione contenuto nel Documento di Economia e Finanza 2023 recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri riporta un livello del deflatore dei consumi pari a 5,7% per il 2023 e 2,7% per il 2024 che, a partire dal 2025, converge sul livello target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE). L’Autorità, in coerenza con tali previsioni, è orientata a fissare il tasso di inflazione programmata 𝑟𝑝𝑖𝑎 ad un valore pari a 2,7% sia per il 2024 che per il 2025.
Essendo, poi, l’Autorità orientata a confermare le regole per la determinazione del coefficiente di recupero di produttività 𝑋𝑎, così come i valori massimi dei coefficienti 𝑄𝐿𝑎, 𝑃𝐺𝑎 e 𝐶116𝑎, di cui agli articoli 4 e 5 del MTR-2, l’aggiornamento del tasso di inflazione programmata 𝑟𝑝𝑖𝑎 determinerebbe un livello massimo del parametro 𝜌𝑎, calcolato secondo la formula di cui al comma 4.2 del MTR-2 e in considerazione di quanto previsto al comma 4.4 del MTR-2 per 𝐶116𝑎, pari a 9,6% per ciascuna delle due annualità.
In assenza di ulteriori previsioni, l’aumento del limite massimo determinabile, sulla base di quanto già descritto al punto 2.4 e seguenti, risulterebbe con tutta probabilità comunque insufficiente ad accogliere tra le entrate tariffarie (nel rispetto del limite annuale alla crescita delle stesse) gli incrementi di costo legati alla dinamica inflattiva. Ciò determinerebbe il mancato riconoscimento di una parte dei costi non strettamente riconducibile a inefficienze dei gestori del servizio.
L’Autorità è, pertanto, orientata a prevedere che l’Ente territorialmente competente possa valorizzare un ulteriore coefficiente, a copertura dei maggiori oneri sostenuti per il servizio integrato di gestione negli anni 2022 e 2023 riconducibili alla dinamica dei prezzi dei fattori della produzione, valorizzabile nella misura massima del 7% per ciascuna delle annualità 2024 e 2025, non potendo comunque il parametro 𝜌𝑎 assumere valore superiore a quello massimo risultante dalla formula di cui al comma 4.2 del MTR-2 (Opzione 2). È fatto salvo quanto previsto dal comma 4.6 del MTR-2 medesimo in materia di superamento del limite annuale di crescita delle entrate tariffarie. In tal caso, tenuto conto dell’incremento prospettato in relazione alla variabile 𝑟𝑝𝑖𝑎 e dei valori di crescita tariffaria attualmente previsti nei PEF comunicati all’Autorità, POTREBBE ESSERE IMMEDIATAMENTE RECUPERABILE NELLE ENTRATE TARIFFARIE UNA INCIDENZA DI INFLAZIONE EX POST CORRISPONDENTE A CIRCA L’8,7%.
DELFINO & PARTNERS SPA, IN COLLABORAZIONE CON UNA NOTA SOCIETÀ AMBIENTALE PUBBLICA, FORNISCE SUPPORTO AGLI ENTI LOCALI E AI GESTORI PER LA DETERMINAZIONE DEL PEF RIFIUTI MTR-2 ARERA E PER IL CALCOLO DELLE TARIFFE TASSA RIFIUTI E TARIFFA CORRISPETTIVA.
Per ricevere una proposta personalizzata, inviare i riferimenti dell’ente o del gestore a: info@gruppodelfino.it