Aggiornamento del piano annuale flussi di cassa, analisi degli scostamenti
Giunti al termine del primo trimestre 2025, occorre aggiornare il piano annuale dei flussi di cassa di cui art. 6 comma 1 DL 155/2025.
Come noto, il piano serve per raggiungere il più generale obiettivo del rispetto dei tempi di pagamento, la riduzione degli stesi, il miglioramento degli equilibri di cassa.
Giunti al termine del primo trimestre, è fondamentale l’analisi degli scostamenti tra previsione e consuntivazione periodica e l’ammontare / tempi per la provvista di cassa, in particolare i lavori pubblici, per non mettere in difficoltà l’ufficio finanziario, quindi l’ente.
Per ogni trimestre occorre verificare le entrate effettive (accertamenti riscossi) verso le entrate previste e le uscite effettive (impegni pagati) verso le uscite previste. Occorre quantificare in % lo scostamento, evidenziando se è uno scostamento rilevante o non rilevante. Per gli scostamenti significativi occorre rilevare le cause.
Inoltre, occorre effettuare il ricalcolo del piano 2025, aggiornando il saldo iniziale del trimestre (derivante dalla chiusura del trimestre precedente), le previsioni di incasso e pagamento per i trimestri successivi, il saldo finale di cassa stimato a fine anno.
L’aggiornamento del piano deve tenere conto anche del riaccertamento parziale e del riaccertamento ordinario dei residui, oltre che delle variazioni ordinarie di bilancio e di peg.
Il piano aggiornato deve essere strutturato per capitolo o per macroaggregato, secondo le scelte dell’ente e corredato da corredato da note esplicative (ad es. motivazioni di variazione, nuovi fabbisogni, modifiche nei cronoprogrammi di spesa).
L’approvazione del nuovo piano dei flussi di cassa aggiornato può essere approvato dal responsabile del servizio finanziario (come da orientamento Ragioneria Generale dello Stato) oppure dalla Giunta. In ogni caso, la Giunta deve essere informata sulle variazioni del piano, mediante trasmissione dell’atto dirigenziale, se del caso.