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Affidamento in house eterogeneo

La Corte dei conti Veneto, con delibera 182/2021, ha espresso orientamento sulle società partecipate con affidamento diretto in house, individuando diverse tipologie di affidamento.

Il Comune ha evidenziato che una data società, partecipata da venti comuni, affidataria in house della gestione dell'acquedotto comunale di detti comuni, esercita anche altre attività di servizi (multiutility) per le quali ha stipulato accordo di collaborazione ex art. 5, comma 6 del D. Lgs 50/2016 con altra società pubblica per acquisizione di know-how, della quale ultima intende anche acquisire capitale sociale.

Ai sensi dell'art. 7, comma 8, della legge 5 giugno 2003 l’Ente chiede il parere sui seguenti quesiti: 1) la legittimità di tale accordo ex art. 5, c. 6 CdA; 2) se l'acquisizione di capitale debba avvenire secondo la procedura prevista dall'art. 5 del D. Lgs 175/2016 e se sia materia di controllo analogo; 3) se, ricorrendone i presupposti, l'ente che esercita il controllo analogo possa essere investito delle responsabilità di cui all'art. 2497 c.c..

Il parere è reso per il quesito n. 2 mentre i quesiti 1 e 3 non sono ammissibili in quanto la Sezione non può esprimersi in sede consultiva su un’attività amministrativa già posta in essere e in itinere, e che andrebbe ad interferire con l’ambito di cognizione del giudice ordinario.