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Addizionale comunale IRPEF entro il 15 aprile la modifica delle aliquote

In base a quanto disposto dall’art. 3 comma 3 del Dlgs 216/2023, i Comuni per l'anno 2024 modificano, con propria delibera, entro il 15 aprile 2024, gli scaglioni e le aliquote dell'addizionale comunale al fine di conformarsi alla nuova articolazione prevista per l'imposta sul reddito delle persone fisiche.

Nelle more del riordino della fiscalità degli enti territoriali, entro lo stesso termine, i comuni possono determinare, per il solo anno 2024, aliquote differenziate dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche sulla base degli scaglioni di reddito previsti dall'articolo 11, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, vigenti per l'anno 2023.

Nel caso in cui i comuni non adottano la delibera di cui sopra o non la trasmettono entro il termine stabilito dall'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, per l'anno 2024, l'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche si applica sulla base delle aliquote vigenti per l'anno 2023.

Quindi, il 15 aprile è il termine ultimo (in deroga al termine “ordinario” di cui all’art. 1, comma 169, L. 296/2006) per l’adozione delle delibere di aggiornamento dell'addizionale comunale Irpef, conformandosi alla nuova struttura, individuando una tra quattro diverse opzioni:

1) Procedere a nuova delibera tenendo conto dei nuovi scaglioni di reddito;

2) Variare le proprie aliquote per scaglioni, mantenendo gli scaglioni 2023;

3) Confermare implicitamente quanto vigente nel 2023;

4) Applicare o confermare una aliquota unica.

E' anche possibile, entro la stessa data, modificare la soglia di esenzione.

Per i bilanci dei Comuni è una sorta di "esame di riparazione" sulla cui opportunità di accoglimento occorre riflettere, vista la carenza di entrate.