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Accrual, prime rettifiche già con il rendiconto 2024

Le stesse cose che scriveva qualche anno fa il Dlgs 118/2011 nel passaggio dal DPR 194/1996 al nuovo piano dei conti e sistema di valutazione e rilevazione contabile, vanno detto oggi in riferimento al passaggio alla riforma contabile Accrual PNRR 1.15.

La prima attività richiesta per l’adozione della nuova contabilità è la riclassificazione delle voci dello stato patrimoniale chiuso il 31 dicembre (2025) dell’anno precedente nel rispetto del Dlgs 118/2011, secondo l’articolazione prevista dallo stato patrimoniale allegato al presente decreto.

A tal fine è necessario riclassificare le singole voci dell’inventario secondo il piano dei conti patrimoniale.

La seconda attività richiesta consiste nell’applicazione dei criteri di valutazione dell’attivo e del passivo previsti dal principio applicato della contabilità economico patrimoniale all’inventario e allo stato patrimoniale riclassificato. Ed in questo caso occorre prepararsi già a fine 2024, oppure durante l'esercizio 2025, altrimenti se ci si limita ad una mera riclassificazione contabile a fine 2025, prima di redigere i nuovi documenti contabili Accrual sperimentali, si riportano in avanti valori non corretti.

Occorre analizzare attentamente tutte le voci dell'attivo, passivo, fondi, patrimonio netto.

A tal fine, si predispone una tabella che, per ciascuna delle voci dell’inventario e dello stato patrimoniale riclassificato, affianca gli importi di chiusura del precedente esercizio, gli importi attribuiti a seguito del processo di rivalutazione e le differenze di valutazione, negative e positive.

I prospetti riguardanti l’inventario e lo stato patrimoniale al 1° gennaio 2026, esercizio di avvio della nuova contabilità, riclassificati e rivalutati, nel rispetto dei principi ITAS Accrual, con l’indicazione delle differenze di rivalutazione, sono oggetto di approvazione del Consiglio in sede di approvazione del rendiconto dell’esercizio di avvio della contabilità economico patrimoniale, unitariamente ad un prospetto che evidenzia il raccordo tra la vecchia e la nuova classificazione. Considerato che si ridetermina il patrimonio netto dell’ente, si ritiene opportuna l’approvazione da parte del Consiglio.

All’avvio della contabilità economico patrimoniale Accrual, le prime scritture sono quelle di apertura dei conti riclassificati secondo la nuova articolazione dello stato patrimoniale, con gli importi indicati nello stato patrimoniale di chiusura del precedente esercizio.

Le scritture immediatamente successive riguardano la rilevazione delle differenze di valutazione. ma tali differenze non sono solo quelle Accuarl rispetto ai criteri Dlgs 118/2011. Ci sono nella gran parte degli enti locali ancora importi e criteri da limare in base al Dlgs 118/2011, ad iniziare dai debiti, i crediti, i fondi, il patrimonio netto. Alcune voci dell’attivo e del passivo devono essere rivalutati, altre devono essere svalutate. Tali operazioni devono essere registrate anche nel Libro dei beni ammortizzabili.


In somma, prima di passare alla riforma Accrual, bisogna essere certi di aver applicato correttamente i criteri di competenza economica rilevati nel principio contabile applicato All. 4/3 Dlgs 118/2011 e smi. Per questo occorre partire già a fine 2024.

Per un affiancamento nella procedura, scrivere a info@gruppodelfino.it