← Indietro

Accrual, per le immobilizzazioni materiali valutazione iniziale al costo

Come abbiamo evidenziato nei seminari ACCRUAL Delfino & Partners svolti presso gli enti e via webinar (che proseguiranno nei prossimi mesi), la Riforma PNRR 1.15 chiede particolare attenzione ai criteri di valutazione dei cespiti e di ogni altro elemento dell'attivo e del passivo patrimoniale. Viceversa non è possibile garantire la "rappresentazione veritiera e corretta", pilastro normativo di ogni sistema contabile.


In merito alle immobilizzazioni materiali, il principio contabile ITAS 4 dispone la valutazione iniziale al costo.

Qualunque corrispettivo determinato a seguito dell’applicazione della normativa comunitaria sulla contrattualistica pubblica è considerato il costo dell’immobilizzazione in quanto rispettoso dei principi della trasparenza e della concorrenzialità.

Le attività biologiche impiegate in agricoltura sono valutate inizialmente al valore di mercato al netto dei costi di vendita. Esiste una presunzione di applicabilità del valore di mercato per tali classi di attività, confutabile solo qualora, al momento della rilevazione iniziale, il valore di mercato non sia determinabile in modo da rispettare i postulati e i vincoli dell’informazione del bilancio di esercizio. In tal caso, le attività di cui trattasi sono rilevate inizialmente al costo. La produzione agricola fino al momento del raccolto è sempre valutata come parte dell’attività biologica.


Il costo di un’immobilizzazione materiale include:

a) il suo prezzo di acquisto, inclusi tutti gli oneri accessori, anche di natura fiscale, sostenuti per l’acquisto, dedotti gli sconti commerciali e gli abbuoni;

b) qualsiasi costo direttamente attribuibile alle attività svolte per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie affinché sia in grado di operare o sia utilizzato secondo le modalità decise dall’amministrazione;

c) la stima dei costi di smantellamento e di rimozione del bene e bonifica del sito su cui esso insiste, qualora l’amministrazione sia a ciò obbligata.


Esempi di costi direttamente imputabili sono:

a) i costi dei benefici per i dipendenti, di cui all’ITAS 15 - Benefici per i dipendenti, derivanti direttamente dalla costruzione o dall'acquisizione dell'immobilizzazione materiale;

b) i costi di preparazione del sito;

c) i costi iniziali di consegna e i costi di gestione del cantiere;

d) i costi di installazione e assemblaggio;

e) i costi di collaudo; e

f) gli onorari professionali correlati a prestazioni svolte esclusivamente per mettere l’immobilizzazione nelle condizioni di essere utilizzata.


I terreni e i fabbricati sono beni separabili e sono contabilizzati separatamente, anche quando vengono acquistati congiuntamente.


In caso di costruzione interna, il costo è determinato con gli stessi criteri previsti per i beni acquistati da terzi. Il costo di costruzione non include eventuali margini di profitto. Analogamente, non sono inclusi nel costo del bene i costi di sprechi anomali di materiali, lavoro o altre risorse, sostenuti per la costruzione in economia dello stesso.


Gli oneri finanziari sui prestiti vengono normalmente imputati al conto economico. È consentita la capitalizzazione nel valore contabile dell’immobilizzazione degli oneri finanziari sostenuti in relazione ai finanziamenti direttamente attribuibili all’acquisto o alla costruzione della stessa. La nota integrativa deve indicare le immobilizzazioni per le quali si è proceduto alla capitalizzazione degli oneri finanziari. Il passaggio dalla capitalizzazione degli oneri finanziari all’imputazione direttamente a conto economico di tali oneri (o viceversa) costituisce un cambiamento di politica contabile.


Un’immobilizzazione materiale può essere acquistata per scambio con una o più attività non monetarie, o con una combinazione di attività monetarie e non monetarie. Il costo di un’attività che sia acquistata per scambio con un’attività non monetaria è determinato al valore di mercato tranne se:

a) la permuta non abbia sostanza commerciale; ovvero

b) né il valore di mercato dell’attività ricevuta né quello dell’attività ceduta, o da cedersi, possano essere determinati attendibilmente.

Se l’immobilizzazione acquistata non è valutata al valore di mercato, il suo costo è pari al valore contabile dell’attività ceduta o da cedersi.


Il valore iniziale di una immobilizzazione materiale, acquisita con una operazione senza corrispettivo, è determinato applicando uno dei seguenti criteri di valutazione:

a) valore di mercato;

b) costo di sostituzione.

Nel caso entrambi i criteri di valutazione soddisfano i postulati e i vincoli dell’informazione del bilancio d’esercizio, il valore iniziale corrisponde all’importo minore.

Nel caso l’immobilizzazione materiale provenga da altra amministrazione pubblica, il valore iniziale corrisponde al valore contabile rinvenibile nel bilancio di esercizio dell’amministrazione cedente.