← Indietro

Accrual, i contributi in conto investimenti non vanno più riscontati, ma sterilizzano sempre l'ammortamento se condizionati sulla gestione_AGGIORNAMENTO

La nuova contabilità Riforma PNRR 1.15 Accrual cambia il sistema di contabilizzazione dei contributi in conto investimenti, accertati in COFI a Titolo IV entrata, che attualmente sono registrati secondo il Dlgs 118/2011 a provento e riscontati.

Fermo restando quando già evidenziato in precedenti nostre news relativamente all'imputazione contabile solo al momento della rendicontazione, occorre evidenziare la registrazione del provento solo a opera ultimata, ma comunque di importo proporzionale alla durata della vita utile dell'investimento.

Quando si rendicontano i lavori svolti, si registra in dare il credito per trasferimenti in conto investimenti e in avare il debito per trasferimenti in conto investimenti. All'accettazione della rendicontazione da parte dell'amministrazione erogante, si registra in dare l'incasso e in avere la riduzione del credito di cui sopra.

Quando l'opera, finita e collaudata, entrerà in funzione si provvederà a ridurre il debito per trasferimenti in conto investimenti e a registrare il provento per trasferimenti in conto investimenti, ma solo pro quota rispetto alla durata della gestione - SE IL TRASFFERIMENTO E' CONDIZIONATO ANCHEN SULLA GESTIONE. Se la vita utile dell'investimento legata alla gestione è di 10 anni si provvederà a caricare il provento non in misura piena sul primo anno di chiusura dell'opera, bensì su tutti gli anni della gestione. In questo modo, tale provento sterilizzerà (in tutto o in parte a seconda che il contributo sia pari all'opera o inferiore) i costi di gestione, tra cui la quota di costo per ammortamento.

In questo caso, il criterio Accrual cambia la procedura ma, di fatto, non la sostanza, posto che anche attualmente, si determina, mediante la registrazione del risconto passivo pluriennale e successiva riduzione sulle annualità a cui porta utilità, una effetto di riduzione "neutralizzazione" del costo di ammortamento dell'opera. Una differenza potrà determinarsi se la durata dell'ammortamento del cespite è diversa e prescinde dalla gestione del bene correlata al contributo.


TUTTAVIA, occorre fare un importante distinguo, riportato in una nostra altra news, OVVERO:

I trasferimenti in entrata, sia di parte corrente, sia di parte capitale, possono essere non vincolati; vincolati; condizionati. Il trasferimento condizionato comporta l’obbligo di restituzione degli acconti ricevuti e il venir meno del presunto credito qualora non si rispettino tutte le condizioni.

In contabilità economico patrimoniale ACCRUAL, la condizione comporta la registrazione in dare del credito (o dell’incasso in caso di acconto) e in avere del debito. Il debito si chiuderà solo quando la rendicontazione sarà accettata con imputazione a conto economico del provento.

In caso di contributo in conto capitale, se la condizione è legata solo al completamento dell’opera, la registrazione del provento avverrà nell’anno in cui si effettua il collaudo, con intera imputazione al conto economico dello stesso esercizio (imputazione 100%).

Se invece la condizione è legata alla gestione per un certo numero di anni minimo (es. 10) di un servizio correlato all’opera tale per cui in caso di interruzione della gestione l’ente beneficiario debba restituire i contributi ricevuti, allora il provento sarà imputato su tutti gli anni in cui si verifica la condizione (es. 10) pro quota annuale. In questo caso il provento pluriennale così “spacchettato” sui diversi esercizi neutralizzerà i costi di gestione, tra cui gli ammortamenti dell’opera. Ad esempio si consideri un contributo in conto capitale vincolato alla realizzazione di un asilo, condizionato sia al completamento dell’opera sia alla gestione per almeno dieci anni del servizio asilo.


Delfino & Partners affianca gli enti pubblici per affrontare gli
aspetti operativi della Riforma contabile.