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Accrual, costo di sostituzione, interessenza residua e vita utile

La Riforma contabile ACCRUAL, mette in evidenza molti concetti utili per la gestione dell’ente locale. Nell’ITAS 6 sono disciplinate le concessioni e dopo l’analisi di un caso relativo alla fissazione di tariffe per la mensa scolastica, il principio spiega il concetto di costo di sostituzione, interessenza residua e vita utile.

Il costo di sostituzione è il costo minimo che l’amministrazione dovrebbe sostenere per sostituire il potenziale di servizio di un’attività (comprensivo del valore che l’amministrazione otterrà dall’alienazione dell’attività al termine della sua vita utile) alla data del bilancio di esercizio.

Per interessenza residua si intende il valore corrente dell’attività patrimoniale nelle condizioni previste al termine dell’accordo per la gestione di servizi in concessione. L’interessenza residua è, pertanto, rappresentata dal valore corrente stimato dell’attività patrimoniale come se la stessa avesse già l’anzianità e fosse nella condizione prevista alla data di scadenza dell’accordo. Il concedente può̀ controllare l’interessenza residua nell’infrastruttura in diversi modi. A titolo esemplificativo:

il concedente mantiene la proprietà delle attività oggetto di concessione e concede al concessionario un diritto di accesso necessario per fornire i servizi pubblici unicamente per il periodo di durata della concessione;

il concessionario costruisce (o acquista da terzi) l’attività patrimoniale, ma è obbligato, al termine della concessione, a restituire o vendere al concedente o ad un terzo (designato dal concedente) l’attività patrimoniale medesima;

il concedente ha il diritto di esercitare un’opzione che gli consente di acquistare l’attività patrimoniale al termine della concessione;

il concedente mantiene il controllo anche nel caso in cui il concessionario, pur potendo utilizzare l’attività patrimoniale nel corso della concessione, è tenuto a devolverla o a venderla al termine dell’accordo di concessione sulla base di una libera facoltà esistente in capo al concedente.

Il concetto di interessenza residua richiama anche il concetto di vita utile dell’attività patrimoniale. La vita utile dell’attività patrimoniale consiste, infatti, nel periodo temporale in cui l’attività patrimoniale stessa è parte attiva del processo di produzione ed erogazione del servizio pubblico. La vita utile può essere inferiore, superiore o pari alla durata dell’accordo di concessione. È evidente che la vita utile si riflette sul valore residuo dell’attività patrimoniale. A questo riguardo si deve rilevare come ai fini del controllo da parte dell’amministrazione pubblica sull’interessenza residua a nulla rileva la significatività del valore dell’attività patrimoniale (controllata dal concedente) al termine della concessione. Detto valore, infatti, può anche essere non significativo come in tutti i casi in cui la vita utile dell’attività patrimoniale è uguale alla durata dell’accordo di concessione. Ne consegue che anche quando l’attività patrimoniale è a “vita intera” ossia è utilizzata in un accordo di concessione per l’intera propria vita utile si applica il contenuto del presente ITAS.


Delfino & Partners ha seguito tutta l’evoluzione normativa e regolamentare in materia di riforma contabile ACCRUAL e ha impostato un
percorso di approfondimento che partirà il 20 gennaio prossimo, articolato in 24 tappe, fruibili anche separatamente